sabato 22 maggio 2010

Formattare una Pendrive usb

Conosco due modi per formattare una pendrive usb:

Possiamo formattare la nostra pendrive con Gnome-format; Gnome-format è un programmino che ci permette di formattare qualsiasi tipo di dispositivo usb

Per installarlo, dato che si trova nei repository di Ubuntu, apro il terminale e digito:

sudo apt-get install gnome-format

Una volta installato, il programma lo trovo in applicazione/strumenti di sistema/gnome format



In volume dobbiamo scegliere la periferica da formattare;
In tipo di file system possiamo scegliere: FAT (che è compatibile con tutti i computer) o ext2 (che è compatibile solo con Linux); io personalmente vi consiglio FAT.
se clicchiamo su avanzate, gnome format ci rimanda a Gparted (altro programma di formattazione).
Una volta impostato il volume da formattare e scelto il tipo di file system non ci resta che fare clic su formatta.
il processo di formattazione è velocissimo; dopo, smontate la pendrive con il tasto destro del mouse (scegliendo smonta appunto) e staccatela dalla porta usb; infine reinseritela di nuovo nell'apposita porta del vostro pc.
Solo ora potete notare che la vostra chiavetta usb è formattata!
L'autore del software ci tiene a precisare che tutti i file presenti nel volume, con la formattazione, andranno perduti!
Non preoccupatevi se la barra di avanzamento non "avanza", il programmino il suo compito lo sa fare bene nonostante questo piccolo problemino. Inoltre ho notato che non è possibile aggiungere il nome al volume (ma non fa niente!)




Un altro modo per formattare una Pendrive usb è quello di fare clic con il tasto destro del mouse sull'icona della pendriva stessa e scegliere formatta; si aprirà questa finestra:



In tipo lascia FAT (che è compatibile con tutti i sistemi operativi);
in nome scegli il nome che vuoi dare alla pendrive;
non ti resta che premere su formatta
In questo modo puoi formattare tutti i dispositivi usb e senza usare programmi specifici (come gnome-format o Gparted).

Favoloso, no?

Vi ricordo che l'articolo è coperto dalla licenza Creative Commons.

Ciao!

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